Il Comitato regionale veneto del PRC ha preso atto delle scelte del candidato presidente Manildo e dell’alleanza che lo sostiene. Dopo mesi di tira e molla siamo arrivati al punto. Il centrosinistra accentua il suo profilo moderato e imbarca Azione che non fa mistero della sua disponibilità a stare anche nel campo del centrodestra e di avere come principale avversario politico il Movimento 5 stelle. In altre regioni è andata diversamente: prendiamo atto che nel Veneto non è stato così.
Non ci stupiamo più di tanto, e non abbiamo mai pensato che non ci saremmo potuti trovare nella necessità di avanzare contro il centrodestra una nostra autonoma proposta politica, con una candidata/o alla presidenza e con un programma chiaro, garantito dalla nostra assoluta e indiscutibile coerenza, con al centro l’opposizione alla guerra e al riarmo in tutte le sue declinazioni, all’economia di guerra e le sue pesanti ricadute sulla spesa sociale, per il diritto alla salute e a una vita degna per tutte/i.
Manildo dichiara oggi alla stampa che il punto non è la presenza del simbolo di Rifondazione Comunista bensì la condivisione del programma. In tutte le interlocuzioni, nelle nostre dichiarazioni abbiamo sempre manifestato la nostra disponibilità a convergere su un programma, quello del centrosinistra, che avesse contenuti condivisibili su questioni fondamentali anche per noi sull’ambiente, il lavoro e la salute. Invece ci è stato detto, dopo lungo tergiversare, che non c’era spazio per una lista di Rifondazione con il suo simbolo. Il punto è chiaro: non c’è una questione programmatica che sia dirimente ma un evidente ostracismo nei confronti di una nostra presenza autonoma e visibile.
Faremo la nostra campagna elettorale contro la destra e i disastri prodotti nella nostra regione – tra le prime per inquinamento, consumo di suolo, fuga delle giovani e giovani in altri paesi, per crollo demografico, per i bassi salari per crescita della povertà relativa -, convinti che il modello sociale e produttivo della destra che governa la regione vada rovesciato nell’interesse della grande maggioranza delle venete e dei veneti.
Gabriele Zanella
segretario regionale di Rifondazione Comunista