Mentre ieri centinaia di migliaia di persone manifestavano in tutta Italia per Gaza il governo Meloni all’Onu è rimasto tra i pochissimi che non riconoscono lo Stato di Palestina.
La posizione pro-Netanyahu di Meloni, Salvini e Tajani disonora il nostro paese e offende i principi della nostra Costituzione. Questo governo complice del genocidio va cacciato con la protesta e con il voto.
La marea di persone che venerdì e ieri hanno manifestato in tutta Italia, compresi automobilisti che applaudivano, pone nell’immediato una questione impellente. Due giornate di sciopero sono meglio di nessuna e questo è un merito della Cgil come dell’USB e degli altri sindacati di base. Ma sarebbe auspicabile per Gaza e per la Global Sumud Flotilla che la prossima volta si pratichi il metodo della convergenza per bloccare davvero tutto.
La stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini sentono come intollerabile il genocidio e a questa indignazione dovrebbe corrispondere uno sforzo di tutte le organizzazioni sindacali per convergere nell’indicazione di una data comune di sciopero generale o di mobilitazione.
Quando israeliani assaliranno la Global Sumud Flotilla scenderemo spero in piazza tuttə insieme.
Contro il genocidio, la guerra e il riarmo noi di Rifondazione pensiamo che vada costruita la massima convergenza e per questo partecipiamo con convinzione alla campagna Stop Rearm Europe che terrà sabato 27 settembre a Roma l’assemblea nazionale e nella stessa giornata a La Spezia alla manifestazione contro la fiera navale bellica SeaFuture, saremo a Roma il 4 ottobre alla manifestazione nazionale per la Palestina, il 12 ottobre alla Marcia Perugia-Assisi e il 25 ottobre alla manifestazione nazionale proposta dalla Cgil.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista