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Acerbo (Prc): Meloni giù le mani da Enrico Mattei! Era un Pro Pal antelitteram

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Nell’anniversario dell’assassinio di Enrico Mattei la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la consueta faccia tosta, prosegue l’appropriazione indebita della memoria del Presidente dell’Eni, con la balla che sarebbe fonte d’ ispirazione dell’azione del governo.
Il partigiano Enrico Mattei era un sostenitore di una politica estera autonoma dell’Italia, sfidò apertamente le compagnie petrolifere angloamericane e francesi, dette allora le 7 sorelle, era contrario alla NATO e rifiutava la sottomissione del nostro paese agli USA e alle altre potenze occidentali. Da antifascista si schierò contro il colonialismo occidentale e sostenne anche finanziariamente la lotta armata del Fronte di Liberazione Nazionale algerino contro l’occupante francese.
Il governo Meloni, complice del genocidio a Gaza, rappresenta la palese negazione degli insegnamenti di Enrico Mattei che oggi sono raccolti da milioni di persone che vengono etichettate Pro Pal, perché sostengono la causa palestinese, come se fosse un’insulto essere dalla parte di un popolo oppresso. Mattei era un Pro Pal antelitteram perché puntava su un mondo arabo partner alla pari per un equo sviluppo e libero dal colonialismo occidentale. Dal suo insediamento il governo Meloni spaccia come “Piano Mattei” il potenziamento di un intervento coloniale. Si promettono poche briciole a governi, spesso corrotti, affinché i loro eserciti impediscano a chi subisce violenze, ingiustizie, torture, di venire in Europa. Ma il piano, come i provvedimenti in Italia, è fatto di promesse nemmeno mantenute. Enrico Mattei, signora Meloni, lo sapeva bene. O ai popoli viene garantita indipendenza, autonomia, possibilità di vedere un futuro di prosperità o le persone saranno sempre costrette a fuggire e né lei, né i roboanti proclami dell’UE potranno mai fermarli.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista

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